Lingue

11 giugno 2010

Buenos Aires, Italiani e Maradona !!!

Sarà che gli italiani e gli argentini, come i brasiliani, il calcio ce l’hanno nel sangue, sarà che domani cominciano i mondiali, sarà che Maradona è stato davvero il calciatore migliore di tutti i tempi (insieme a Pelè) ma davvero in argentina Maradona è venerato come un Dio.
Girando per strada non puoi non imbatterti in una delle mille pareti con su disegnato il suo viso e il suo caratteristico numero 10.
Siamo perciò andati a visitare la Bombonera che sarebbe lo stadio del Boca Juniors dove giocò Maradona, nel quartiere Boca e lì la guida ci ha raccontato parecchie curiosità, specialmente calcistiche, sulla nascita del Boca Juniors e del River Plate, entrambi fondati da immigrati genovesi ad inzio 1900. La cosa più curiosa fu la scelta dei colori ufficiali del Boca Juniors, giallo e blu, in onore ai colori della bandiera della prima nave che questi immigranti videro arrivare al porto di Buenos Aires...una nave svedese.
La Boca era il quartiere in cui inizialmente gli immigrati italiani, sopratutto genovesi, si stabilirono prima di traslocare nel piu recente e lussoso quartieri di Palermo, ovvero Palermo Viejo, Palermo Soho e Palermo Hollywood.
Nel quartiere Boca sono state ricostruiti i “conventillos” che erano gli agglomerati di case, colorate con mille colori, costruite e abitate dagli immigrati italiani nei primi anni del 1900.
La zona con tutti i “conventillos” è chiamata “Caminito”, che dista circa 400 metri dallo stadio Bombonera ed è una strada altamente turistica al di fuori della quale è altamente sconsigliato scuriosare. Siamo pur sempre in Sud America ;-).

Nel quartiere Boca

Ingresso al caminito

La vista interna di una casa tipica di un immigrato italiano dell'inizio del 900

Le case tipiche del quartiere degli immigrati italiani

Maradona è onnipresente in Argentina

Ancora le case degli immigrati

Le bandiere delle nazionalità presenti nella Boca all'epoca

La Bombonera !

Sempre lui !

Altra visuale della Bombonera

Ricostruzione "turistica" dei Convettillos

La traduzione è facile...ogni gesto di Maradona si converte in un fatto conosciuto da tutti

7 giugno 2010

BA, Buenos Aires !!!

La settimana scorsa siamo andati a visitare Buenos Aires e appena uscito dall’aereoporto mi sono sentito quasi come fossi in Italia, infatti l’influenza europea, ma sopratutto quella italiana, è ben visibile in ogni angolo della città, almeno quella che ho visitato.
I paesaggi, la vegetazione, il clima, le persone, l’urbanizzazione e sopratutto gli edifici mi hanno fatto sentire davvero come se fossi al di là dall’oceano.
Girovagando per le strade ho notato come tutti, e dico tutti, erano vestiti bene, informalmente ma bene e la maggior parte delle persone era “in forma”.
Non lo so...è difficile spiegare come ho visto BA...a prima vista mi è sembrata una città ricca, piena di gente in continuo shopping, freneticamente attiva, ordinata, con le sue pecche ma tutto sommato una città in forte crescita pero’ poi, cominciando ad entrare nei vari negozi e controllando i prezzi di tutto mi sono accorto che molto probabilmente a livello economico hanno qualche problemino. Mi spiego meglio...l’abbigliamento è bellissimo, di qualità ed i prezzi, inferiori a quelli italiani (ma non a quelli spagnoli o francesi...), i prezzi dei ristoranti o del cibo in genere ehi...quello mi è sembrato caro come Lima o forse anche di piu (notare che la differenza tra le due monete è di circa 0,75 a favore del nuevo sol peruviano).
Uno stipendio medio è di circa 400/500 Euro...quindi la vita mi sembra abbastanza dura con i prezzi che vi ho detto.
Parlando con la gente del posto mi è sembrato di capire che preferiscano spendere tutto quello che hanno e che guadagnano piuttosto che le banche ed i politici amministrino i loro risparmi.
Diciamo che con quello che hanno passato e che continua a succedere (?) hanno perso fiducia nelle istituzioni
Se durante il giorno BA è una città piena di luoghi da vedere e visitare alla notte si trasforma e diventa davvero la città dalle mille occasioni e dai mille locali...una città che non dorme praticamente mai.
Fino a due giorni prima del nostro arrivo la città è stata in festa per 5 giorni per il bicentenario dell’independenza argentina e la città era piena di palchi e decorazioni lasciati montati in vista degli ormai imminenti mondiali di calcio della prossima settimana.
C’è stato bello tutti i giorni ad eccezione di un giorno in cui è piovuto ininterrotamente per 24 ore e, dato che io ho sempre amato la pioggia e che ora sto vivendo a Lima in cui se piove (piove...spiovvigina) 4 volte in un anno si grida alle pazzie del clima, mi sono concesso una sana e lunga passeggiata sotto la pioggia con tanto di ombrello.
Non ho potuto non mangiare la famosissima carne argentina di cui ho già parlato nel post di Cordoba e ho fatto qualche acquisto all’insegna della moda spinto anche dal fatto che in aereoporto, al momento di lasciare il paese, ci hanno restitutito l’Iva pagata per le compere.
La città, oltre turisti da tutto il mondo, è anche piena di Brasiliani che, forti del cambio con la loro moneta, vanno a BA per lo shopping...che strano il mondo...io mi sentivo figo andare a far shopping a Bologna in treno, fa te!!


Questa è l'entrata del più famoso locale di tango della città sempre aperto a qualsiasi ora...è una rarità vedere la porta del garage chiusa (è una porta basculante quindi la porta rossa non si vede mai).

Girasole in acciaio inossidabile.
Si apre e si gira come un girasole alla ricerca del sole.

Buenos Aires subito dopo la pioggia

L'avenida 9 de julio è la strada più larga al mondo (9 corsie in un senso e 8 nell'altro)

BA

Sorseggiando vino in un ristorante messicano in Argentina

Il porto vecchio completamente rimodernato dove si trovano parecchi locali e ristoranti

Una via del centro