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17 giugno 2009

...in Ecuador...

Guayaquil – Una volta scesi dall'Aereo ,dopo aver ovviamente consegnato la dichiarazione di buona salute al centro medico ,la polizia ci ha controllato uno per uno con una telecamera termica per vedere se qualcuno aveva sintomi influenzali. Precauzioni per la febbre porcina (gripe porcina in spagnolo).
Sinceramente mi sto stupendo di come siano moderni ed efficienti gli aeroporti qui in Sud America e di come la “extranjeria” di ogni paese quaggiù' sia organizzata in un modo semplice ,chiaro ,per nulla pesante e tecnologicamente avanzato. Per dire la verità ,essendo Italiano ,non sono molto informato su come sia organizzata la extranjeria in Italia ma ,a sentire gli stranieri che ho conosciuto, è molto pesante ,lenta e pecca in più' parti.
In Ecuador ,come anche in Perù' ,e presumo in altri stati sud americani ,le votazioni politiche si identificano con la frase “ley seca” che tradotto letteralmente significa “legge secca”.
Cosa vuol dire ? Che semplicemente nei due giorni che precedono le elezioni politiche nazionali non si possono consumare alcoolici nel Paese (ovviamente per gli stranieri fanno un' eccezione...anche se in realtà non tutti...)
Domenica in Ecuador c'era la “ley seca” quindi ci siamo beccati non solo il “proibizionismo di alcool” ma anche il proibizionismo per qualsiasi altra cosa ,infatti la maggior parte dei locali ,musei ,parchi ,luoghi turistici etc.... era chiusa
Nonostante questo siamo riusciti a visitare in lungo e in largo la città ,abbiamo passeggiato lungo i due “Malecon” (tipo lungomare) che costeggiano il golfo e il rio Guayas e abbiamo percorso i più' di 500 scalini per raggiungere Santa Ana (luogo in cui si narra sia stata fondata la città) passeggiando per le classiche e caratteristiche strade dell'epoca coloniale .
Il panorama che ti offre questo posto merita la fatica della scalata
Passeggiando per la città ci siamo imbattutti in un Iguana che girovaga tranquillo tranquillo vicino alle strade super trafficate ,lo abbiamo seguito fino a che non siamo sbucati davanti al “Parque de las Iguanas”, un intero parco pieno zeppo di iguana che gironzolavano tranquillamente tra la gente del posto. L'iguana è l'animale simbolo dell'Ecuador !
La moneta ufficiale è il dollaro statunitense ma esiste una particolarità...si possono usare sia i centesimi del dollaro che i centesimi del sucre ,che è la vecchia moneta soppiantata nel 2000 dal dollaro , ed entrambi hanno lo stesso valore.....
Esiste una catena di “bar” Colombiana che si chiama Juan Valdez ( presente in molti paesi di lingua spagnola e USA ) che è un po' come lo Starbucks ,dove pero' il caffè può' essere consumato a mò di Frapuccino (Starbucks) pero' con frutta...è incredibile come il gusto del caffè e della frutta possano sposarsi cosi' bene (ovviamente a mo' di Frapuccino).
Un altra cosa che mi ha lasciato sbalordito dell'Ecuador è il gran numero di persone con la pancia....RECORD !!! Alla mattina per colazione mangiavano quello che io mangiavo per pranzo o per cena al ristorante (e io mangio ve !!!).
Purtroppo questa volta non sono riuscito a visitare bene l'Ecuador ,Galapagos comprese, causa visto...ma mi sono promesso di tornarci per visitarlo perché ,credetemi ,la natura che lo circonda e lo ricopre è davvero fantastica ed imperdibile !!!

Io e le Iguane

Notare il contrasto anche in Ecuador

Vista

Strade

Vista

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